venerdì 31 ottobre 2008

Lettera a una studentessa


L'ho trovata, letta, mi ha emozionata perchè mi ci ritrovo interamente in queste parole. Queste parole sono mie, mi appartengono.
Lontano il tempo in cui potevo essere la destinataria diretta di queste righe, vicino e percettibile il significato perchè sono mamma di un figlio in pericolo. Pericolo che cerco con ogni forza di combattere al suo posto, pericolo che vorrei rendere inoffensivo per offrire domani la possibilità al mio Giò di farsi valere per le sue conoscenze, le sue attitudini, la sua perseveranza, la sua voglia di vita. Pericolo che non abbia più la possibilità che egli possa realizzare ogni suo sogno. Pericolo che rappresenta uno specchio per le allodole e cela altri attacchi ai bisogni primari di ogni cittadino.
Istruzione e salute non si toccano: SONO UN BENE PUBBLICO!!!
Ci vediamo in piazza ...



Lettera a una studentessa

Autore: Nichi

Non hai un solo nome, sei un soggetto plurimo, sei una moltitudine, sei maschile e femminile. Eppure voglio
scriverti pensandoti come un singolo, anzi come una singola. Si, come una studentessa: e non certo per pelosa galanteria, ma perché la “cosa” che incarni è così poco militarizzata e gerarchizzata che mi offre una declinazione al “femminile” dei pensieri che mi ispiri. E dunque, cara studentessa anti-Gelmini: ti spio, ti annuso, provo a decifrare il tuo lessico, cerco di indovinare i tuoi gusti e le tue passioni. Hai la faccia anche della mia piccola Ida, che è andata al suo battesimo con la piazza con la serietà con cui ci si presenta ad un esame scolastico. Il suo primo corteo. Mi sono imposto, per una questione di igiene politica, di non fare paragoni (il 68, il 77, l’85, la pantera): quei paragoni che dicono molto della nostra vecchiezza e poco della giovinezza di chi compone le forme nuove della ribellione al potere. Ho cercato di non sovrapporre la mia epopea, la mia biografia, la mia ideologia, al corpo sociale che tu rappresenti, al processo culturale che tu costruisci, alla radicale contraddizione che tu fai esplodere con la fantasia e il sarcasmo dei tuoi codici comunicativi e della tua contro-informazione. Tu sei, seppure ancora appesa a più fili di adolescenza, una domanda matura e irriducibile di democrazia: e hai capito che per non essere ridotta alla volgarità del tele-voto e della pubblicità, la democrazia non può che vivere e rigenerarsi nel rapporto con le culture, nella socializzazione dei saperi critici, nella ri-tessitura quotidiana delle reti di incivilimento e dei nodi di convivialità. La scuola è il fondamento di ogni democrazia. Lo è quando insegna ai bimbi delle elementari l’elementare rispetto per ogni essere umano: precetto che forse evaporerebbe in qualche istituto scolastico di rito padano. Lo è quando riannoda i fazzoletti della memoria storica e tramanda narrazioni, saperi e valori. Lo è anche quando la scuola fuoriesce da sé, straripa nel conflitto politico-sociale, invade la piazza,
trasferisce la cattedra sul marciapiede, proietta le proprie attitudini pedagogiche sui territori, rompe la separatezza dei suoi microcosmi e investe con domande di senso l’intera società. Dimmi che scuola hai e ti dirò che società sei. C’è chi immagina, anzi c’è chi vuole apparati della formazione che preparino alla precarietà esistenziale e produttiva: e dunque servono scuole e università dequalificate. Le classi dirigenti (forse è più appropriato dire “classi dominanti”) si riproducono invece per partenogenesi, ben protette in quei laboratori della clonazione sociale che sono scuole e università private. Cara studentessa, queste cose tu le hai scoperte con semplicità, le hai spiegate alla tua famiglia, le hai narrate con compostezza nelle assemblee, hai rivendicato la tua centralità (la centralità della pubblica istruzione) contro chi “cogliendo l’attimo” dell’egemonia berlusconiana voleva e vuole di colpo annullare un secolo di battaglia delle idee, di esperienze gigantesche di riorganizzazione sociale e scolastica: hai ben compreso che la Gelmini non è folclore, ma è il punto più insidioso dell’offensiva della destra, è una sorta di don Lorenzo Milani rovesciato, è l’apologia di un “piccolo mondo antico” abitato da voti in condotta e grembiulini monocromatici dietro la cui scenografia ottocentesca si muove la modernità barbarica del mercato: che non ha bisogna di individui colti, e liberi perché padroni delle conoscenze, ma ha bisogno di piccole libertà in forma di merce per individui ammaestrati alla competizione e diseducati alla cooperazione.
Carissima studentessa, la lezione più importante che ho appreso studiando le vicende del secolo in cui sono nato è che l’obbedienza non è una virtù assoluta. Se è ossequio ad un potere cieco, ad un codice violento, ad un paradigma di morte, allora bisogna ribellarsi, allora bisogna scegliere le virtù civiche della disobbedienza. Non si può obbedire alla politica del cinismo affaristico e classista. Al contrario, dobbiamo cercare la politica che ci aiuta ad essere la forza ostetrica che fa nascere il futuro. Volevo ringraziarti perché, spiandoti e annusandoti, non ho pensato: questa qui è dalla mia parte. Ho pensato che la mia parte (stavo per dire il mio partito) è nello spazio riempito dai tuoi gesti, dalle tue parole, dalla forza inaudita di tutte le tue libertà.

Nichi Vendola



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lunedì 27 ottobre 2008

Crisi finanziaria, discutiamone



Ricevo l'invito e lo inoltro a tutti, al di là della propria appartenenza politica. La problematica affrontata va oltre il colore politico. Spero solo che attraverso la partecipazione e la promozione di queste manifestazioni, si riesca ad aiutarci vicendevolmente.





Carissimo/a,

Ti comunico che Venerdì 7 novembre alle ore 18.30, in Latiano (Br) presso la saletta Imperiali di via Spinelli, si terrà una pubblica manifestazione sul tema:

“CRISI FINANZIARIA”

QUALE DESTINO PER I NOSTRI RISPARMI?

Relazionerà:

Avv. Antonio Tanza

vice presidente nazionale dell’ADUSBEF

Interverranno:

Avv. Cosimo Maiorano

Sen. Giuseppe Caforio

Sei invitato a partecipare

Il commissario IDV

Ernesto Ciccarese

venerdì 24 ottobre 2008

"tradimento" FP CISL - UIL PA: lavoratori fregati!!!



Comunicato Stampa di
Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL

Al Governo e all’opinione pubblica che si interroga e non comprende i motivi per i quali la FPCGIL non ha aderito al Protocollo, vorremmo dire chiaramente quattro cose:
  • l’aumento che il Governo elargirà unilateralmente ai lavoratori in busta paga, sarà di 40 (quaranta) euro netti, più 7 euro per la produttività, che sarà evidentemente riservata a chi è produttivo;
  • dal 1 gennaio 2009, dagli stipendi saranno decurtati in base alla L.133 mediamente da 80 a 250 euro;
  • il recupero della somma tagliata, ovvero con decorrenza non garantita da giugno per un valore di un terzo del totale, è solo per i lavoratori dei ministeri, delle agenzie fiscali e del parastato;
  • ’intesa non ha il 51% dei consensi necessari per fare il contratto, secondo le attuali leggi sulla rappresentanza sindacale, ed il ministro Brunetta ha già dichiarato di voler procedere unilateralmente.
Infine una domanda vorremmo farla noi: se l’intesa è davvero positiva, perché CISL e UIL della scuola non hanno aderito al protocollo e perché la CISL e la UIL del pubblico impiego, pur aderendo, non sospendono nè revocano lo sciopero?

Roma, 24 ottobre 2008

mercoledì 22 ottobre 2008

ciao Vittorio

Bari Legge Gomorra


Solidarietà per Roberto Saviano: alla sala Murat di Bari, lettura pubblica di 'Gomorra'

Presso la Sala Murat, l’Assessorato alle Culture promuove “Bari legge Gomorra”, un appuntamento pensato per manifestare la vicinanza della Città di Bari a Roberto Saviano, minacciato di morte per aver messo in luce la trasversale architettura malavitosa del sistema camorristico e gli intrecci che ne fanno uno dei pilastri della nostra economia. E' recente l'appello di 6 Premi Nobel affinchè la collettività lotti per proteggere Saviano: lo hanno sottoscritto Dario Fo', Mikhail Gorbaciov, Gunther Grass, Rita Levi Montalcini, Orhan Pamuk, Desmond Tutu.

Chiunque voglia partecipare all’iniziativa può inviare la propria adesione a barileggegomorra@gmail.com

Aderire a questo appuntamento significa partecipare alla denuncia di Saviano, rilanciare la stessa domanda di giustizia, riconoscere la necessità di un profondo cambiamento culturale. Lo hanno già fatto: Università degli Studi di Bari; Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo; Provincia di Bari - Assessorato alla Cultura; Teatro Pubblico Pugliese; Corriere del Mezzogiorno Puglia; La Repubblica Bari; La Gazzetta del Mezzogiorno; Teatro Kismet Opera; Associazione Terrae; Compagnia Diaghilev; Libera Bari; Libera Puglia; Piccolo Teatro; Città Plurale; Momart; Fibre Parallele; Arci Puglia; Parrocchia S. Gabriele; Libreria Feltrinelli Bari; Libreria Laterza Bari; Ant Bari.

24 ottobre - ore 20,00
Sala Murat, Bari
P.zza del Ferrarese

ingresso libero

mercoledì 15 ottobre 2008

Brunetta ed il Governo contro i precari






Comunicato stampa
di Mauro Beschi Segretario Nazionale F.P. Cgil

Brunetta ed il Governo contro i precari

La Camera dei deputati ha approvato in data odierna l’articolo 37 bis del ddl 1441 quater.

Ciò significa che i 50.000 tempi determinati della pubblica amministrazione e le altre migliaia impiegate con contratti diversi, ma sempre in maniera continuativa e subordinata, saranno cacciati via da questo Governo buttando così a mare anni di esperienza e di capacità professionali acquisite quasi sempre utilizzate per garantire quella continuità , efficacia e qualità dei servizi che ben difficilmente potranno essere recuperate nel caso questi lavoratori dovessero essere espulsi dalla pubblica amministrazione, come è negli intendimenti del Governo.

Lavoratori che è bene ripetere in moltissimi casi svolgono funzioni essenziali alla sopravvivenza ed al lavoro degli enti stessi, soprattutto nei Comparti delle Regioni e delle Autonomie Locali, della Sanità Pubblica.

Con questa decisone si è dunque manifestata la volontà esplicita di espellere dal lavoro, dall’oggi al domani, migliaia di persone, senza curarsi delle conseguenze sui servizi pubblici. .

Questo provvedimento è, per altro verso, anticostituzionale in quanto entra nel merito della autonomia organizzativa delle Amministrazioni sancita dal titolo V della Costituzione, come peraltro asserito dalla regione Toscana che ha già preannunciato il ricorso alla Corte Costituzionale se non ci saranno modifiche al decreto;

IL testo del 37 bis dovrà essere profondamente cambiato, il sindacato promuoverà, a partire dalle manifestazioni unitarie già programmate, tutti gli sforzi possibili per fare mutare opinione al Governo e modificare al Senato questo provvedimento .

Roma, 15 ottobre 2008



martedì 14 ottobre 2008

Vendola è sempre più vicino al Pd


Sabato 11 ottobre la sinistra radicale si è ritrovata per la prima volta dopo la disfatta elettorale di aprile unita in piazza. A Roma, contro il governo e per raccogliere le firme a favore del referendum anti-'Lodo Alfano'. Ma l'apparenza non deve trarre in inganno, soprattutto in Rifondazione Comunista le divisioni restano molto nette, tanto che c'è chi parla di una scissione già nei prossimi mesi. Tutto parte dalla proposta dei Comunisti Italiani di fare una lista unica Prc-Pdci alle elezioni europee del 2009. Ipotesi stroncata dai vendoliani per bocca di Gennaro Migliore. Ma la maggioranza del partito è in mano a Paolo Ferrero, il quale starebbe seriamente pensando a una sorta di riedizione del Partito Comunista Italiano. Soprattutto in vista delll'approvazione della nuova legge per l'Europarlamento voluta dalla maggioranza di Centrodestra che fissa al 5% la soglia di sbarramento.

Il Governatore della Puglia, però, ha altri progetti. E - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - l'eventuale via libera dell'ex ministro della Solidarietà Sociale all'accordo con Diliberto scatenerebbe l'immediata uscita da Rifondazione di Nichi Vendola e dei suoi, in testa Franco Giordano (ex segretario) e Migliore (ex capogruppo alla Camera nella passata legislatura). Con quale obiettivo? Formare una lista di sinistra ma non comunista con i Verdi e Sinistra Democratica e presentarsi così all'appuntamento con le Europee. Il progetto, però, va ben oltre la prossima tornata elettorale. E riguarda i rapporti con il Partito Democratico.

Ferrero non ha alcuna intenzione di tentare di riallacciare il dialogo con Veltroni e si candida a restare una forza di opposizione estrema. Il blocco dei vendoliani, i Verdi e Sd intendono invece ricostruire il rapporto con i Democratici, senza bruciare le tappe ma in modo da arrivare alle prossime elezioni politiche con una nuova alleanza di Centrosinistra. Qualche contatto tra la minoranza del Prc e una parte del Pd, i dalemiani in testa, c'è già stato. Il percorso è lungo ma è quello che porterebbe a ridefinire completamente lo scenario del Centrosinistra. Ferrero e Diliberto da soli come opposizione comunista dura e pura. Vendola, Sd e Verdi insieme pronti a stringere un'intesa programmatica con il Partito Democratico.

Un accordo di governo per presentarsi insieme alle Politiche che veda anche la presenza dei Socialisti di Nencini, ovviamente come forza autonoma. Il fronte del Governatore pugliese esclude qualsiasi dialogo o rapporto con l'Udc di Casini, mentre è pronto a includere in questa alleanza anche l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, nonostante i pessimi rapporti tra Veltroni e l'ex Pm. Insomma, a breve potremmo assistere a un vero e proprio terremoto nell'opposizione, destinato a ridisegnare i confini e contorni della sinistra italiana.

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domenica 12 ottobre 2008

mercoledì 8 ottobre 2008

Errico, uomo di parola ...


08/10/2008
Brindisi: Errico si e' dimesso per protesta


Il presidente Errico si e’ dimesso per protesta nei confronti della Regione Puglia, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione al ricorso presentato dal Comune di Lecce per il prelievo della sabbia dal litorale brindisino. Il problema e’ noto e lo stesso Errico aveva annunciato che avrebbe presentato le dimissioni in caso di vittoria del Comune di Lecce.” Non si tratta semplicemente di sabbia ,ha piu’volte detto Errico , ma del rispetto dei diritti dei cittadini di poter disporre del proprio teritorio senza intromissioni dall’alto.” Il riferimento e’ alla Regione Puglia ed alla sua amministrazione che,malgrado sia della stessa colorazione che ha portato Errico sulla poltrona di Presidente della Provincia, adesso su questa vicenda,Errico e’ schierato in netto contrasto. Adesso c’e’ da aspettarsi le reazioni del popolo brindisino che e’ stanco dei continui soprusi e della mancanza di considerazione nei confronti delle proprie istanze. Anche il cosidetto Grande salento cade miseramente di fronte alla prepotenza della burocrazia amministrativa sostenuta dalla politica.,o almeno da certa politica.-

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Vigile urbano beccato a far sesso nell'auto di servizio ... Lol


Vigile fa sesso nell'auto di servizio, rischia il posto

Un vigile urbano di San Colombano al Lambro, piccolo comune della provincia di Milano, è stato beccato da un gruppo di cacciatori mentre, nell’auto di servizio, faceva sesso con l’amante. L’uomo, sposato e con figli, non ha neppure tentato di nascondere quanto in realtà era evidentissimo: i cacciatori, infatti, lo hanno pizzicato nel bel mezzo del rapporto. La sua segreta storia d’amore extraconiugale non ha tardato a fare il giro del paese, fino a giungere, oltre che alla moglie, anche alle orecchie del primo cittadino che, imbarazzato, ha promesso la linea dura: “È chiaro che prenderemo provvedimenti, tanto più che questo vigile, nel tempo, ne ha già combinate parecchie. Non è alla sua prima grave negligenza”.

Da ora in poi i vigili dovranno compilare dei moduli e specificare dove vanno - “Abbiamo deciso – ha detto ancora il sindaco - che da ora in avanti i nostri vigili potranno usare la vettura di servizio soltanto dopo aver firmato un documento su cui dovranno specificare dove sono diretti e i minuti richiesti per l'intervento. Quindi chiederò loro anche di relazionare quanto viene fatto nel corso della giornata”.

Il vigile rischia il posto di lavoro - “Per la gente - osserva indignato il primo cittadino - l'agente di polizia locale dovrebbe essere la figura che rappresenta l'amministrazione comunale”. Questo, al vigile incastrato dai cacciatori impiccioni, gli era stato detto diverse volte. “Ma, probabilmente, non ci siamo spiegati bene. Ora – ha concluso - agiremo diversamente”.


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Chissà che provvedimenti prenderà l'amministrazione ...

mah ... ho l'impressione che anche in qst caso nulla verrà fatto ... déjà vue ...

A buon intenditor, poche parole ;)