martedì 15 luglio 2008

Parere UPPA 45/08 - D.Lgs. 112/08

Con un pò di ritardo, ahimè sono in vacanza, aggiorno che con parere dell'Ufficio Personale Pubbliche Amministrazioni Segreteria Tecnica, si è chiarito che il medico di famiglia è abilitato a tutti gli effetti a certificare la malattia del pubblico dipendente.
In data 4 luglio, Francesco Verbaro, dal Dipartimento della Funzione Pubblica chiarisce ogni dubbio generato dal ns. esperto Brunetta nel famoso art. 71 del decreto salva fannulloni ....

Ma Brunetta non ha un passato da sindacalista???
Mah ... si vede che anche la mia CGIL ogni tanto partorisce strano ...

Il parere lo trovate qui

Parere 45/08

e la fonte è qst

Parere 45/08

sabato 5 luglio 2008

VISIONE ... MIRACOLARE ... ECO


Guarda, ascolta attentamente, fallo per intero. La situazione sarà davvero più chiara e, forse, colpita/o dai dubbi, il mondo migliorerà per davvero. Io credo sia possibile, credo nelle persone, credo nel futuro.
BUONA VISIONE e BUON CAMBIAMENTO

Si può fare (:

.... e se sei riuscito a vederlo per intero, sicuramente posso contare su di te!!!

Visto che ci sei, fallo circolare, grazie.

mercoledì 2 luglio 2008

C.G.I.L. c/ D. Lgs. 112/2008





Continuo a sentirmi sempre più offesa, lesa in ogni diritto costato sacrifici e la vita di tante persone anni addietro. Ancora non ho ben studiato questo indemocratico decreto ma si evince chiaramente che è una scelta a senso unico e sminuisce l'operato di tanti italiani onesti.
Appoggio in toto il comunicato di Carlo Podda e non perchè io sia ciggielina, ma perchè è la voce di tanti, tanti onesti lavoratori.







Comunicato Stampa di Carlo Podda

Segretario Generale Fp Cgil

Assenteismo nella P.A.: gli effetti perversi, pericolosi ed irrealizzabili del Decreto “Tremonti”.

La Fp Cgil è d’accordo ad assumere iniziative concrete per individuare e punire quei dipendenti pubblici che, truffando la pubblica Amministrazione e i cittadini fruitori di servizi, si sottraggono illegalmente all’obbligo di prestare la propria attività lavorativa.
Abbiamo introdotto a questo riguardo, non più di tre mesi fa e per via contrattuale, sanzioni disciplinari ancora più severe che prevedono anche il licenziamento in tronco del pubblico dipendente.
Il modo con il quale il Governo, invece, ha trattato finora il tema delle assenze per malattia fra i dipendenti pubblici sembra essere la cartina di tornasole di un approccio alle questioni che riguardano la Pubblica Amministrazione, la sua funzionalità ed efficienza di grande annuncio e di poca sostanza.
Non si dice, ad esempio, che l’incidenza per malattia nel pubblico impiego è sostanzialmente pari al tasso riscontrabile nel mondo del lavoro privato né si evidenziano le numerose realtà lavorative, che dovrebbero essere assunte ad esempio, dove grazie a modelli organizzativi sostenibili e partecipati quel tasso di incidenza scende fino a livelli quasi impercettibili.
Il Decreto “Tremonti” assume scelte assolutamente prive di quei requisiti di responsabilità, consapevolezza, fattibilità ed utilità che interventi così delicati presupporrebbero.
Si è deciso in maniera autoritaria di intervenire sul tema delle certificazioni disponendo che il pubblico dipendente (a differenza della totalità dei cittadini) non può più farsi certificare il proprio stato di malattia dal medico di famiglia, a tutti gli effetti Servizio Sanitario Nazionale, e si è disposto il rinvio di tale responsabilità a generiche “strutture sanitarie pubbliche”.
Una scelta non solo lesiva di un principio di uguaglianza dei cittadini ( lavoratori pubblici o privati che siano), ma soprattutto assolutamente irrealizzabile senza ulteriori interventi normativi e finanziari.
Il Ministro Tremonti ed il Governo sanno che i servizi sanitari regionali, così come già evidenziato dagli stessi Governatori, non sono in grado di sostenere i costi di questa nuova competenza (soprattutto a fronte dei previsti ulteriori tagli al Fondo Sanitario Nazionale), sanno che sarà praticamente impossibile per le ASL garantire la certificazione nel domicilio privato e sanno anche che quei lavoratori che potranno accedere a questa certificazione potrebbero essere paradossalmente quelli che più di altri e strumentalmente abusano dell’assenza per malattia (solo chi sta bene riuscirà a raggiungere la ASL o i già intasati Pronto Soccorso degli Ospedali per farsi fare una certificazione a giustificazione dell’assenza).
Il Governo, i Ministri Tremonti e Brunetta in testa hanno assunto opzioni irrealizzabili, inutili e controproducenti.
Prendano atto dell’impraticabilità del decreto 112.
Su questo come su tutti gli altri temi che riguardano la pubblica Amministrazione il Governo apra il confronto con i sindacati: come sempre, se ce ne sarà data l’opportunità, offriremo le nostre proposte per la reale soluzione dei problemi.

Roma 1 luglio 2008